STORIA PER CARNEVALE
Arlecchino e la sua golosità
Un giorno, Arlecchino fu invitato a una grande festa. L’evento prevedeva un banchetto straordinario con tante delizie: spaghetti, arrosti, pollo con patatine, crostate alla frutta, torte al cioccolato, e tante tante altre squisite pietanze. Senza esitare, Arlecchino si immerse in un piatto di spaghetti, mangiando avidamente senza sosta. I suoi amici ridevano e lo incitavano, mentre lui continuava a mangiare una quantità spropositata di pasta. Alla fine della scorpacciata, Arlecchino cadde esausto su una poltrona e cominciò a lamentarsi, tenendosi la pancia per i forti dolori.
La festa fu interrotta quando il dottore del villaggio, un uomo serio ma compassionevole, fu chiamato per esaminare Arlecchino. Arrivò con un’enorme siringa, pronta a somministrare un antidoto per alleviare il dolore del povero sofferente. Tuttavia, alla vista del punturone, Arlecchino, spaventato, si mise a scappare disperatamente. La sua corsa disordinata fece volare spaghetti qua e là, creando una scena comica e caotica. Il dottore, pur cercando di spiegare che la puntura lo avrebbe aiutato, si trovò a inseguirlo in mezzo ai capelli di pasta.
Dopo una fuga rocambolesca, Arlecchino finalmente si fermò. Accettò la puntura terrorizzato, e dopo un po’, si sentì meglio. Arlecchino, riflettendo sulla sua golosità, imparò una lezione importante: che non bisogna esagerare col cibo, altrimenti si rischia di stare male.